http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

29.12.10

 

Approfondimento

Energia 2020
La Commissione Europea ha presentato il 10 novembre scorso una Comunicazione dal titolo “Energy 2020 - A strategy for competitive, sustainable and secure energy”. Questo documento si inserisce nel percorso volto a delineare concretamente la strategia di Europa 2020, con particolare riguardo al tema dell’energia.
Il documento si basa sull’idea che la riduzione delle emissioni di gas serra e lo sviluppo di una economia ecosostenibile sia necessario sia dal punto di vista della competitività che da quello della sostenibilità ambientale. A beneficiare di tali cambiamenti sarebbero soprattutto i cittadini, grazie ad approvvigionamenti energetici più economici e più sicuri.
La nuova strategia energetica dell’UE è articolata su cinque priorità, ognuna delle quali è specificata da diversi punti di azione. Le priorità sono le seguenti:

Risparmio energetico
La Commissione sostiene l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica del 20% entro il 2020. A tal fine, occorre intervenire su tutti gli stadi della catena energetica, dalla produzione al consumo finale, passando per la trasmissione e la distribuzione. I settori con il maggiore potenziale in termini di guadagni di efficienza sono quello dell’edilizia e quello dei trasporti. Possibili strumenti in questa direzione prevedono una revisione della direttiva sulla tassazione energetica, un maggiore utilizzo dei fondi regionali dell’UE e il ricorso più frequente alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Gli enti pubblici in questo campo devono dare il buon esempio, usando criteri di efficienza energetica in tutti gli appalti di lavori pubblici. Per quanto riguarda il settore privato, uno stimolo alla competitività delle imprese europee verrà dato sia tramite la definizione di nuovi requisiti energetici, sia tramite la valorizzazione di accordi volontari con imprese del settore. Un altro aspetto meritevole di attenzione è quello dello sviluppo degli aspetti gestionali (audit, manager energetici…) nei settori industriali e dei servizi. Inoltre, le compagnie di distribuzione dovranno fornire al pubblico e ai consumatori dettagliate informazioni sul proprio operato in tema di risparmio energetico.
Nel 2011 la Commissione presenterà un “Piano per l’Efficienza Energetica”, affiancato da concrete proposte regolative. Verrà inoltre a breve pubblicato un Libro bianco sulla politica dei trasporti del futuro, con proposte di misure volte a migliorare la sostenibilità e a ridurre la dipendenza dal petrolio. All’azione della Commissione dovrà essere affiancato un sistema più rigoroso di benchmarking e controllo annuale dei Piani d’Azione Nazionali di Efficienza Energetica.

Libera circolazione dell’energia
Ad oggi, il mercato dell’energia – dell’elettricità e del gas in particolare – è ancora troppo frammentato. La Commissione ha fissato il 2015 come termine per il completamento del mercato interno dell’energia. Una maggiore interconnessione, infatti, assicurerà prezzi più competitivi.
Per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020, secondo le stime della Commissione, saranno necessari circa 1000 miliardi di euro di investimenti infrastrutturali. Nel 2011 la Commissione proporrà nuovi strumenti per definire e implementare le priorità strategiche dell’UE in tema di infrastrutture.
Tra le idee presentate dalla Commissione vi è quella di armonizzare le procedure di autorizzazione per i progetti di interesse europeo e di rafforzare il quadro regolatorio comunitario. Infine, considerando che buona parte delle infrastrutture richieste sono di natura commerciale, l’accesso ai finanziamenti dovrà essere migliorato per stimolare gli investimenti privati.

Scorte e rifornimenti sicuri
Un altro obiettivo della Commissione è quello di dare certezza ai diritti dei consumatori e garantire approvvigionamenti energetici sicuri e affidabili. Sul fronte della tutela dei consumatori, verranno migliorati il monitoraggio dei costi delle bollette energetiche, la comparabilità delle tariffe e la trasparenza da parte dei fornitori. L’aspetto della sicurezza è particolarmente rilevante nel campo dell’energia nucleare, e sarà al centro della revisione delle Direttive già presenti in questo campo.

Stimolo alla leadership tecnologica
Naturalmente, il passaggio verso una “economia verde” deve essere accompagnato da un forte impegno tecnologico per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. In primo luogo, la Commissione si impegna a garantire una piena implementazione dello Strategic Energy Technology Plan, presentato nel giugno scorso per accelerare lo sviluppo delle tecnologie “low-carbon”, tramite uno stanziamento addizionale di 50 miliardi di euro. Un altro obiettivo della Commissione è quello di ridurre la distanza tra ricerca pura e innovazioni tecnologiche in campo energetico, tramite lo sviluppo di infrastrutture strategiche europee della ricerca sull’energia.
Inoltre, la Commissione lancerà quattro progetti europei di grande scala sui temi delle reti intelligenti di interconnessione delle centrali elettriche, dello stoccaggio dell'energia elettrica, della ricerca sui biocarburanti di seconda generazione e del partenariato tra "città intelligenti" per promuovere il risparmio energetico a livello locale.

Negoziazione effettiva con i partner internazionali
Buona parte dei partner internazionali dell’UE in campo energetico sono Paesi vicini. Pertanto, la politica di vicinato deve essere strettamente connessa a quella energetica. Nell’ambito di questa politica, la Commissione propone di estendere e di approfondire il trattato che istituisce la Comunità dell'energia ad altri paesi che intendono partecipare al mercato UE dell'energia, con un’attenzione particolare al continente africano.

Quale energia per l’Europa?
Nel 2007 il Consiglio Europeo ha adottato gli obiettivi di ridurre entro il 2020 le emissioni di gas ad effetto serra del 20% (del 30%, in caso di collaborazione da parte degli attori internazionali), di aumentare fino al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e di ottenere un miglioramento dell’efficienza energetica del 20%. Questi obiettivi sono molto ambiziosi, in particolare dopo la battuta d’arresto registrata al vertice di Copenhagen nel dicembre 2009. Per contribuire a rendere effettivi questi impegni, la Commissione si è impegnata a proporre iniziative legislative concrete nei prossimi 18 mesi. Una legislazione più stringente, unita alla revisione delle direttive esistenti, costituirebbe un buono stimolo al cambiamento del “paradigma” energetico dell’UE. Anche in questo ambito, comunque, fondamentale risulterà l’apporto e la determinazione dei singoli Paesi. Il 4 febbraio 2011 si terrà un Consiglio Europeo specificamente dedicato ai temi dell’energia. E’ improbabile che da questo evento scaturiscano iniziative concrete. Tuttavia, dal punto di vista politico, si tratterà di un importante banco di prova per comprendere le reali ambizioni degli Stati membri.

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