http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

21.3.08

 

Approfondimento

Introduzione
Lo scorso 13-14 marzo si è svolto presso il Justus Lipsius di Bruxelles il tradizionale appuntamento del “Consiglio Europeo di Primavera”, che annualmente verifica lo stato di attuazione della Strategia di Lisbona, concordata nel Consiglio Europeo del marzo 2000 e rilanciata nel 2005. L’obiettivo della Strategia è trasformare l’Unione Europea nell’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo entro il 2010, non trascurando la dimensione sostenibile, sociale e occupazionale della crescita, attraverso la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro e il miglioramento della coesione sociale. La strategia pluriennale è stata sottoposta nel 2005 a revisione, sia per adattarla alle mutate sfide del contesto globale, sia per promuovere il raggiungimento dei risultati attesi. Il recente Consiglio Europeo, prima riunione ufficiale dei capi di Stato e di Governo presieduta dalla Slovenia, ha pubblicato le “Conclusioni della Presidenza” in cui esprime soddisfazione per i risultati fin qui raggiunti e invoca l’adozione di ulteriori misure.

Conclusioni della Presidenza
L’analisi dei dati macroeconomici comunitari evidenzia la stabilità dell’economia europea e dell’eurozona, mostrando ottimismo per la tenuta dell’economia europea, nonostante la crisi e l’instabilità del contesto economico globale, statunitense in primis. La crescita economica dell’area UE è stata del 2,9% nel 2007, i disavanzi pubblici sono più che dimezzati e il debito pubblico è sceso sotto il 60%. Non solo, ma sono stati creati 6,5 milioni di posti di lavoro negli ultimi 2 anni. Tuttavia, le previsioni di crescita per il 2008 sono state riviste al ribasso perché le pressioni inflazionistiche nei mercati internazionali energetici e delle materie prime, le turbolenze dei mercati valutari e finanziari e la complessa situazione geopolitica mondiale influiscono negativamente anche sul dinamismo e sull’apertura dell’economia europea. Per questo assume ancor più importanza il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, sebbene ciò possa collegarsi a un maggior impegno richiesto a Stati membri e istituzioni comunitarie. In particolare, si mette in rilievo il ruolo regionale e locale nel creare crescita e occupazione, sottolineando l’importanza dell’ “appropriazione” del programma. Ancora, si evidenzia la dimensione sociale, concepita sia a livello europeo come attuazione della politica di coesione economica e sociale, sia a livello nazionale e locale come inclusione sociale e lavorative delle categorie svantaggiate. Il documento consiste di tre parti: l’avvio del nuovo ciclo della Strategia di Lisbona Rinnovata; cambiamenti climatici e energia; stabilità dei mercati finanziari. Il Consiglio Europeo ha pertanto deciso l’avvio del “nuovo ciclo della Strategia di Lisbona Rinnovata per la crescita e l’occupazione (2008-2010)”, mantenendo le priorità individuate dal Consiglio Europeo 2006. Tra queste, particolari novità sono previste con riferimento agli investimenti nella conoscenza e nell’innovazione, dove la strategia fissa l’obiettivo del 3% degli investimenti in ricerca e sviluppo. Segnatamente, si parla di una quinta libertà da affiancare a quelle delle merci, dei servizi, dei capitali e delle persone: la libera circolazione delle conoscenze. Un concetto decisivo per attuare il quale, tra l’altro, si richiede: il potenziamento della mobilità dei ricercatori e migliori condizioni di carriera, la promozione del riconoscimento delle qualifiche, l’agevolazione e promozione di un uso ottimale della proprietà intellettuale con l’adozione entro la fine dell’anno di una “Carta sulla PI”. Attenzione è prestata anche ai progetti esistenti quali Galileo per la creazione di un sistema di navigazione satellitare europeo, il neonato Consiglio Europeo della Ricerca (CER) e l’Istituto Europeo di innovazione e Tecnologia (IET). Il tema si collega a quello delle PMI, fulcro dell’economia europea, e per quelle innovative si prevede la promozione di un mercato europeo dei capitali di rischio. Molte novità sono previste al riguardo delle PMI: è imminente il lancio da parte della Commissione di un’iniziativa per un approccio integrato all’intero ciclo di vita delle PMI, introduzioni giustificate di esenzioni delle PMI dai requisiti amministrativi e di legislazione dell’UE e il rafforzamento del sostegno, anche con la creazione di un nuovo statuto di società privata europea. Terza dimensione è quella relativa all’investimento nelle risorse umane e alla modernizzazione del mercato del lavoro. La Commissione dovrebbe presentare a breve una proposta per un’ “Agenda sociale rinnovata” che tenga conto delle nuove realtà sociali, dei problemi legati ai giovani e alla disoccupazione giovanile e, soprattutto, si coniughi ad una politica comune in materia di migrazione quale veicolo per ridurre la carenza di personale qualificato. Invero, considerato l’invecchiamento demografico e le attuali carenze in alcuni settori di occupazione, il Consiglio invita la Commissione a presentare una valutazione dei futuri bisogni europei di competenze fino al 2020, proprio per la predisposizione di misure atte a prevenire eventuali carenze. Il secondo tema è quello dei cambiamenti climatici e energia. Il Consiglio giudica un buon punto di partenza il pacchetto di riforme sui cambiamenti climatici presentato dalla Commissione (oggetto di un precedente approfondimento). Si sottolinea che l’UE dovrà svolgere un ruolo fondamentale in campo internazionale, perché solo un’azione concertata a tale livello potrà essere pienamente efficace, purché tenga conto anche delle esigenze dei paesi in via di sviluppo. Infine, l’instaurazione di un mercato energetico interno interconnesso e pienamente funzionante, nonché il rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti sono condizioni minime essenziali per migliorare la stabilità e l’efficacia dell’economia UE. Il terzo tema è quello della stabilità dei mercati finanziari e il Consiglio Europeo approva la relazione interinale del Consiglio Affari economici e finanziari (ECOFIN) sulla stabilità dei mercati finanziari. Segnatamente, sono necessari miglioramenti sul quadro prudenziale e sulla gestione del rischio dei singoli istituti per adeguarsi alle nuove sfide della finanza internazionale, per i quali il Consiglio esorta la Commissione a presentare un’apposita proposta entro settembre 2008. Infine, il Consiglio approva la posizione espressa dalla Commissione nella “Comunicazione sui fondi sovrani”, fondi di investimento controllati direttamente dai governi di alcuni paesi che investono surplus fiscali o riserve di valuta estera. La recente crisi dei mutui subrprime ha messo in rilievo come il delicato intreccio finanziario che si viene così a creare, possa condurre ad interferenze di governi esteri e non democratici nella gestione dell’industria nazionale. Pertanto, sono al vaglio possibili misure restrittive degli investimenti da parte dei fondi sovrani in settori strategici.

Conclusioni
Il Consiglio Europeo di Primavera 2008 pur riconoscendo le discrete performance economiche dell’UE, si è svolto in un clima di incertezza diffusa per l’andamento economico internazionale. Di qui, la necessità di mantenere l’austerità delle politiche economiche comunitarie, per ridurre l’impatto della crisi sul territorio europeo, pur con le pressioni che l’apprezzamento della divisa europea determina sulle bilance dei pagamenti nazionali. La liberalizzazione dei mercati finanziari contribuisce all’instabilità e l’UE dovrà valutare misure normative che proteggano il sistema economico e sociale europeo. Nel momento in cui il quadro si sarà chiarito, diventerà possibile procedere alla valutazione del seguito post-2010 da dare alla Strategia di Lisbona.

Conclusioni del Consiglio Europeo di Primavera 2008
Sito ufficiale presidenza slovena dell'UE

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