http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

1.6.06

 

Approfondimento

Priorità e strategie d'intervento del FSE per il periodo di programmazione 2007-2013


Il FSE costituisce il principale strumento finanziario attraverso il quale si realizza la Strategia Europea per l’Occupazione (SEO), incentrata su quattro principi cardine:

-occupabilità ed inclusione sociale,
-adattabilità,
-imprenditorialità,
-pari opportunità.
Infatti, il Fondo ha il compito di sostenere le politiche degli Stati membri volte a conseguire la piena occupazione, a migliorare la qualità e la produttività del lavoro e a promuovere l’integrazione sociale, compresi il miglioramento dell’accesso delle persone svantaggiate all’occupazione e la riduzione delle disparità a livello di occupazione nazionale, regionale e locale.
Nel periodo di programmazione economica 2007-2013 gli assi strategici sui quali si svilupperà l’intervento del FSE per i nuovi obiettivi Convergenza e Competitività e Occupazione sono quattro:

1. adattabilità dei lavoratori, imprese e imprenditori;
2. accesso al mondo del lavoro;
3. integrazione sociale degli individui a rischio di esclusione sociale;
4. formazione del capitale umano.

1. Accrescere l’adattabilità dei lavoratori, delle imprese e dei lavoratori significa migliorare la capacità di anticipare e gestire positivamente il cambiamento economico. Ciò sarà possibile promuovendo:
l’apprendimento permanente e l’investimento nel capitale umano da parte delle imprese, tramite l’elaborazione e l’applicazione di sistemi e strategie di formazione permanente, compresa la formazione all’interno dell’impresa, che garantiscano un più agevole accesso alla formazione, in particolare dei lavoratori meno qualificati e più anziani, la trasparenza attraverso lo sviluppo delle qualifiche e delle competenze, la diffusione delle competenze in materia di gestione di apprendimento per via elettronica (eLearning) e di tecnologie della comunicazione e dell’informazione e attraverso la promozione dell’imprenditorialità, e dell’innovazione e della creazione di imprese;
l’elaborazione e la diffusione di forme di organizzazione del lavoro innovative e più produttive, anche in rapporto alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’individuazione delle esigenze future in materia di occupazione e di competenze e la messa a punto di servizi specifici di occupazione, formazione e sostegno al reinserimento professionale a favore dei lavoratori nel contesto di ristrutturazioni aziendali o settoriali.

2. Migliorare l’accesso al mondo del lavoro e promuovere l’integrazione sostenibile nel mercato del lavoro sia per le persone in cerca di lavoro sia per le persone inattive implica una l’implementazione di una strategia che prevenga la disoccupazione di lunga durata, la disoccupazione giovanile e che incentivi l’invecchiamento attivo. Nell’ambito di questa priorità il FSE finanzierà:
la modernizzazione ed il potenziamento delle istituzioni del mercato del lavoro;
l’attuazione di misure attive preventive che consentano l’individuazione precoce delle esigenze mediante piani d’azione individuali e un sostegno personalizzato; l’adozione di misure che facilitino la ricerca del lavoro e la mobilità e la flessibilità (azioni specifiche per la conciliazione di tempi di vita e di lavoro); la promozione delle attività lavorative autonome e la creazione di imprese;
le pari opportunità uomo-donna con azioni per le donne tese a: migliorare l’accesso al mondo del lavoro, facilitare l’avanzamento di carriera, eliminare il problema dei differenziali retributivi di genere, eliminare la segregazione diretta e indiretta tra i sessi nel mondo del lavoro;
la partecipazione degli immigrati al mondo del lavoro, rafforzandone così l’integrazione sociale, attraverso azioni che facilitino la mobilità geografica e professionale dei lavoratori e l’integrazione dei mercati del lavoro transfrontalieri.

3. Promuovere l’integrazione sociale degli individui a rischio di esclusione sociale implica l’adozione di strategie volte a garantirne l’integrazione sostenibile nel mercato del lavoro e combattere qualsiasi genere di discriminazione, attivando:
percorsi d’integrazione e di ritorno ad hoc per coloro che rischiano l’esclusione sociale, in primo luogo i diversamente abili, gli appartenenti a minoranze, gli emarginati e le persone che si occupano di persone dipendenti, con un incremento dei servizi di prossimità ed assistenza;
azioni per il rispetto della diversità sul posto di lavoro e la lotta alla discriminazione nell’accesso al mondo del lavoro.

4. Migliorare il capitale umano significa investire nella formazione, ossia:
· elaborare e realizzare riforme nei sistemi di istruzione e di formazione al fine di sviluppare l’occupabilità, migliorando l’utilità dell’istruzione e della formazione iniziali e professionali per il mercato del lavoro e aggiornando continuamente le competenze dei formatori nel contesto dell’economia della conoscenza;
· la messa in rete di attività tra gli istituti di insegnamento superiore, i centri di ricerca e di tecnologia e le imprese;
· promuovere le riforme nei settori dell’occupazione e dell’integrazione incentivando segnatamente la creazione di imprese e l’ulteriore lo sviluppo e l’attuazione di partenariati, e patti e iniziative tramite la creazione di reti di soggetti interessati quali le parti sociali e le organizzazioni non governative a livello nazionale, regionale, locale e transnazionale.

Il ruolo che il FSE giocherà nel periodo 2007-2013 dovrà tener conto di quanto enunciato nella nuova Agenda sociale adottata dalla Commissione europea in seguito al rilancio della Strategia di Lisbona. Il motto della nuova Agenda sociale è: “un’Europa sociale nell’economia mondiale: occupazione e nuove occasioni per tutti”. L’implementazione dei principi cardine della SEO, attualmente rafforzata dagli orientamenti integrati per la crescita e l’occupazione 2005-2008, dovrà essere sostenuta da una duplice strategia. Innanzitutto, sarà intrapresa un’attività volta a rafforzare la fiducia dei cittadini europei perché ciò facilita il processo di mutazione verso l’economia della conoscenza, non del tutto accettato e compreso. Tale attività avrà successo solo se tutte le componenti della popolazione saranno coinvolte, ed avrà ad oggetto le opportunità offerte dall’economia globale e l’importanza della collaborazione intergenerazionale per superare gli ostacoli connessi all’invecchiamento della popolazione ed alla sostenibilità del sistema sociale. Inoltre, ribadendo quanto già deciso a Lisbona, l’UE si è data due nuovi obiettivi strategici per il periodo 2005-2009:

1. Obiettivo prosperità: raggiungere la piena occupazione;
2.Obiettivo solidarietà: creare pari opportunità per tutti per una maggiore inclusione sociale.

Per attuare l’Agenda sociale l’Unione dispone di una vasta gamma di strumenti: la legislazione, il dialogo sociale, gli strumenti finanziari a gestione diretta della Commissione, il FSE, il futuro programma ad hoc per le pari opportunità Progress, il metodo di coordinamento aperto che sostiene l’impegno degli Stati membri ad ammodernare i loro sistemi di protezione sociale e occupazione, nonché il principio del mainstreaming, ossia l’integrazione delle politiche sociali in qualsiasi azione intrapresa.
Affinché le azioni sostenute siano efficaci il FSE dovrà quindi fornire sostegno alle politiche degli Stati membri che si attengono strettamente alle raccomandazioni e agli orientamenti formulati nell’ambito della SEO e della nuova Agenda sociale. Il FSE dovrà poi svolgere un’azione preventiva affrontando gli aspetti problematici connessi alle evoluzioni demografiche constatate nella popolazione attiva della Comunità, in particolare attraverso la formazione professionale permanente. Infine, le strategie d’intervento si dovranno basare sulla promozione del buon governo e la cooperazione transnazionale. Infatti, il coinvolgimento delle parti sociali nella programmazione e nell’attuazione delle priorità e delle azioni sul territorio del Fondo e la cooperazione transnazionale nel settore dell’istruzione e formazione consentiranno di ottimizzare l’impiego delle risorse comunitarie. Ovviamente il FSE lavorerà in collaborazione con il FESR, in modo tale da conferire unitarietà e quindi maggiore incisività alla politica regionale.


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