http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

11.11.08

 

Approfondimento

Vertice Africa-EU: priorità per il 2008
"L'Africa deve essere un aspetto prioritario delle nostre relazioni esterne. È ora di abbandonare i paternalismi e di andare al di là del semplice rapporto "donatore-beneficiario", sfatando in Europa gli stereotipi sull'Africa e viceversa. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Questo partenariato comune è la strategia politica migliore per accelerare il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio in Africa e per affrontare le sfide globali a cui entrambi dobbiamo far fronte." Con queste parole il Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso ha aperto il secondo “Vertice Africa - EU” che si è svolto a Lisbona l’8 e il 9 dicembre del 2007 e al quale hanno partecipato i 27 Stati Membri dell'Unione Europea (EU) articolo e i 54 Stati africani, con l'obiettivo di creare una rinnovata partnership fra i due continenti che sia in grado di affrontare le sfide dettate dalla globalizzazione. Con questo vertice, dopo anni in cui i rapporti fra Europa e Africa si sono basati sul conservatorismo e la forza, i capi di stato e di governo dei due continenti hanno preso atto della necessità di dare un nuovo impulso alle loro relazioni dando forza e vigore alla creazione di un partenariato che abbia come fine ultimo quello di favorire azioni concrete di collaborazione su più fronti.
Dal 2000, anno del primo vertice Africa – EU svoltosi al Cairo, molti progressi sono stati fatti. L’Unione Europea si è allargata a nuovi stati membri implementando l’integrazione dei cittadini europei ed acquisendo sempre più un ruolo preminente nello scacchiere politico ed economico internazionale. Il Continente Africa ha visto in questi anni la creazione dell’Unione Africana (UA) comprende 53 Stati escluso il Regno del Marocco) che ha permesso da un punto di vista sia politico che economico di affrontare alcuni dei gravi problemi che affliggono questo territorio. In questo quadro generale è scaturito un piano strategico di sviluppo per il 2008 – 2010 che vede otto punti specifici di collaborazione e che presenterà i suoi risultati in un nuovo vertice nel 2010 (pace e sicurezza; governance democratica e diritti umani; commercio e integrazione regionale; obiettivi di sviluppo del millennio; energia; cambiamenti climatici; migrazione, mobilità e occupazione; scienza, società dell'informazione e spazio).

Il Piano d’Azione 2008 - 2010
Il Piano d’azione 2008 – 2010 verte su temi di interesse comune fra Unione Europea ed Unione Africana che hanno impatto positivo sui cittadini e permettono di incrementare il dialogo politico e la cooperazione fra i due continenti. Nel corso del biennio, attraverso incontri fra i Presidente della Commissione Europea e quello dell’Unione Africana e i ministri competenti, verrà svolta una periodica opera di monitoraggio.
Nello specifico sono previsti dal piano d’azione i seguenti otto temi:
1) Pace e Sicurezza. Le azioni avranno lo scopo di permettere la soluzione dei conflitti in corso, di prevenirne di nuovi e di creare una struttura di pace che permetta uno sviluppo sostenibile non solo per l’Africa ma anche per l’Europa e il mondo stesso.
2) Governance Democratica e Diritti umani. Il piano ha l’obiettivo di gettare le basi per uno sviluppo democratico e civile della società, quello della promozione culturale e del dialogo interetnico.
3) Commercio e integrazione regionale. Il piano prevede di fornire al Continente Africa i mezzi normativi e infrastrutturali per affrontare le sfide economiche dettate dalla globalizzazione e poter diventare partner commerciale dei paesi membri dell’Unione Europea.
4) Obiettivi di sviluppo del millennio. Oggetto di questa azione è il raggiungimento, più veloce possibile, di standard accettabili a livello di alimentazione, di salute, d’istruzione e in generale di sviluppo in un ottica di rispetto dei principi stabiliti dalle Nazioni Unite nel Millenium Development Goals (MDGs).
5) Energia. Fulcro dell’azione è l’implementazione della collaborazione in tema di energia e sicurezza energetica.
6) Cambiamenti climatici: i partner europei ed africani si pongono come obiettivo quello di creare un’agenda comune sui cambiamenti climatici e lo studio di un piano per fermare la desertificazione
7) Migrazione, mobilità e occupazione. Scopo di questa azione è quello di combattere la tratta degli esseri umani e sviluppare una politica di emigrazione comune con l’Unione Europea. Inoltre fa parte di questa azione lo studio di un piano per l’aumento occupazionale e la conseguente riduzione della povertà in Africa.
8) Scienza, società dell'informazione e spazio. Obiettivo dell’azione è quello di potenziare lo sviluppo tecnologico anche allo scopo di creare un conoscenza locale che permetta all’Africa una certa autonomia in questo campo e uno scambio di informazioni proficuo con l’Unione Europea e in generale con il resto del mondo. Come già detto la realizzazione di questi obiettivi è prevista attraverso azioni comuni fra soggetti africani ed europei; non solo attraverso l’incremento del dialogo fra le varie istituzioni dell’Unione Europea e della Unione Africana ma soprattutto tramite la creazione di una Task Force congiunta che possa valutare le priorità delle azioni e consentire una continuità operativa alle azioni stesse. In questa ottica è prevista la consulenza di esperti europei, africani e internazionali, facenti capo a ONG o associazioni indipendenti, chiamati a collaborare con le Troika ministeriali che di volta in volta si riuniranno per valutare le varie azioni dando un parere sullo svolgimento delle stesse e sulle priorità nella realizzazione degli obiettivi. Il maggiore dialogo sarà favorito anche dall’istituzione di due rappresentanze permanenti: una all’Unione Europea rappresenta l’Unione Africana, mentre una rappresentanza europea è stata istituita presso UA.

Troika Ministeriale UE – Africa: priorità 2008
Il 16 settembre 2008 si è svolto a Bruxelles il decimo incontro interministeriale per la valutazione delle attività per la realizzazione degli otto punti del piano d’azione 2008 - 2010.L’incontro è stato presieduto da H.E. Bernard K. Membe, Rappresentante della Commissione Esecutiva dell’Unione Africana, e da Alain Joyandet Segretario di Stato francese alla Cooperazione e agli Affari Francofoni. Erano presenti, in rappresentanza della parte africana, Maxwell M. Mkwezalamba, Commissario agli affari esteri della AU; H.E. Mr. Ramtane Lamamra, Commissario per la Pace e la sicurezza della AU e una delegazione di rappresentanza del Ministero degli affari Esteri del Gana. Per l’Unione Europea erano presenti Louis Michel, Commissario allo sviluppo, aiuti umanitari e rapporti con i paesi ACP dell’UE, H.E. Mr. Karel Schwarzenberg Ministro degli esteri della Repubblica Ceca e Helga Schmid, Direttrice dell’Unità Politica del Consiglio dell’UE.
Il meeting è stata occasione per ribadire i concetti chiave emersi a Lisbona nel 2007 e confermare la necessità di un nuovo rapporto tra Africa e Unione Europea. In particolare i delegati delle due parti hanno sottolineato la necessità di coinvolgere maggiormente i vari soggetti interessati, non solo intesi come istituzioni sovranazionali e stati nazionali, ma anche e soprattutto come società civile, mondo accademico, imprese private e autorità locali, al fine di migliorare la sinergia nelle azioni comuni fra i due continenti. A tale scopo i ministri hanno invitato i comitati tecnici a concludere al più presto le relazioni riguardanti gli studi di fattibilità delle varie azioni. I risultati congiunti dei tavoli di esperti e della Task force Africa – EU saranno così presentati alla prossima Troika ministeriale che si svolgerà il 20 e 21 novembre in Africa.
Nel corso del meeting sono state individuate alcune priorità dovute a crisi umanitarie e crisi mondiali; entrambe le parti hanno riconosciuto che la crisi alimentare in Africa non è solo causa di emergenza umanitaria ma anche di tensione sociale che in alcuni paesi potrebbe portare allo scoppio di nuovi conflitti armati. Per questo motivo si è sollecitato un intervento della comunità internazionale che dia una risposta a medio e lungo temine. Si è preso comunque atto che molti stati africani, spinti dall’impulso del Piano d’Azione 2008 – 2010, hanno introdotto politiche agricole coordinate che sono un primo importante passo verso la soluzione della crisi in atto. Inoltre è stato sottolineata la necessità di raggiungere un’intesa comune entro il 2009 sulla politica ambientale tesa al rispetto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e il Protocollo di Kyoto. L’Unione Europea ha presentato durante l’incontro di Bruxelles l’iniziativa Global Climate Change Alliance (GCCA), rivolta ai paesi in via di sviluppo, per aumentare la loro capacità di adattarsi, di attenuare gli effetti negativi del cambiamento climatico e perseguire strategie di sviluppo sostenibile. I ministri hanno convenuto sull’applicabilità del GCCA anche per il continente africano come primo passo per la realizzazione dell’Azione 6 del Piano d’Azione 2008 – 2010.
Durante l’incontro sono stati affrontati anche casi specifici come la situazione in Ciad, Sudan, Somalia e Zimbabwe ma anche sui focolai di tensione che preoccupano l’Europa quali il Kosovo e la Georgia.
In un momento storico in cui si assiste imponenti investimenti della Cina in Africa e la congiuntura economica mondiale non è favorevole, l’Unione Europea deve fare uno sforzo per aprire una nuova politica di dialogo con il Continente Africa, che deve essere visto come interlocutore necessario per affrontare le sfide del futuro. La strategia dettata dall’incontro di Lisbona è sicuramente un passo avanti in questo senso con la speranza che questo percorso venga rafforzato e migliorato.
Sito ufficiale delle relazioni EU - Africa (inglese)

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