http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

20.2.07

 

Approfondimento

Orizzonte 2010


Nel marzo 2000, il Consiglio europeo di Lisbona ha stabilito un obiettivo strategico forte: l'Unione europea deve, entro il 2010, « divenire l'economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo, capace di una crescita economica durevole accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell'occupazione e da una maggiore coesione sociale ». Nel marzo 2001, il Consiglio europeo di Stoccolma ha approvato tre obiettivi strategici (e tredici obiettivi concreti associati) da raggiungere all'orizzonte del 2010: i sistemi d'istruzione e di formazione dovranno coniugare qualità, accesso e apertura sul mondo, ripresi un anno dopo, dal programma di lavoro particolareggiato.
Nonostante gli sforzi compiuti in tutti i paesi europei per adottare i sistemi educativi e di formazione connessi alla società e all'economia della conoscenza, le riforme avviate non sono risultate sufficienti e il loro ritmo attuale non consentirà quindi all'Unione di raggiungere gli obiettivi che essa ha stabilito.
Il rilancio della strategia di Lisbona, promossa dai capi di Stato e di governo nel marzo 2005, intende accrescere l'appropriazione di tale processo dalla base, coinvolgendo così maggiormente gli attori regionali e locali nella realizzazione di una crescita più forte e di più lunga durata e nella creazione di nuovi e migliori posti di lavoro.

Il Comitato delle regioni (CdR) ha avviato così nel 2005 due iniziative significative a sostegno di tale obiettivo: un sondaggio sul coinvolgimento degli enti regionali e locali nella preparazione dei programmi nazionali di riforma (PNR) da parte degli Stati membri, ed un'analisi delle dimensioni regionali e locali dei PNR presentati dagli Stati membri. Entrambe le iniziative hanno mostrato risultati preoccupanti per quanto riguarda il livello di consultazione degli enti regionali e locali nella preparazione dei PNR, evidenziando il fatto che i contributi di tali enti sono stati presi in considerazione in misura assai limitata.
Reagendo a tali iniziative, il Consiglio europeo di primavera del 23 e 24 marzo 2006 ha invitato il CdR a redigere una relazione di sintesi a sostegno del partenariato per la crescita e l'occupazione.
Per dar voce e rilievo alle istanze degli enti regionali e locali il CdR ha avviato la Piattaforma di controllo di Lisbona in occasione del primo Dialogo territoriale, nel marzo 2006, un importante evento che ha attratto oltre 100 rappresentanti di tali enti, con lo scopo di far risaltare il valore aggiunto che questi potrebbero offrire se venisse loro assegnato un ruolo più significativo nello sviluppo e nell'attuazione dei PNR.
L'operato e i risultati della Piattaforma poggiano su due elementi: una componente elettronica, o basata su Internet, e una serie di seminari che consentono ai partecipanti di incontrarsi di persona. Lo scopo è quello di formare una comunità ben interconnessa, a sostegno del partenariato per la crescita e l'occupazione, e di agevolare lo scambio di informazioni tra responsabili politici regionali e locali. La componente elettronica della Piattaforma servirà da utile strumento operativo per gli enti regionali e locali dell'intera UE, e comprenderà dati regionali dettagliati, un centro di documentazione e una serie di forum interattivi mediante i quali i rappresentanti regionali/locali potranno scambiarsi informazioni (migliori prassi, sfide da raccogliere) su questioni collegate a Lisbona.
La Piattaforma è stata creata a seguito di un invito a manifestare interesse, al quale hanno risposto ben 140 enti regionali e locali.
A questi è stato inviato un questionario da compilare con informazioni circa il coinvolgimento di regioni/città nelle fasi di preparazione, attuazione e controllo dei PNR e dei QSN (Quadro di Strategico Nazionale) nonché dati specifici sulle iniziative da loro avviate nel quadro di Lisbona. Nel primo anno di attuazione sono stati selezionati 65 enti locali o regionali in modo tale da risultare equilibrati dal punto di vista geografico e da rappresentare gli 11 profili regionali della metodologia.
Orizzonte 2010 come documento di sintesi delle iniziative del CdR, presenta un’analisi dettagliata dei risultati ottenuti dagli enti regionali e locali per la crescita e l’occupazione, contenente l'analisi delle risposte dei partecipanti al sondaggio riguardo al:
nesso tra agenda di Lisbona e politica di coesione,
finanziamento delle attività collegate all'agenda di Lisbona,
classificazione - in base al grado di priorità - delle attività collegate all'agenda di Lisbona,
agenda di Lisbona sotto il profilo della governance,
gli obiettivi a medio termine degli enti regionali e locali.

Il contenuto dei questionari è servito inoltre come base di partenza per la Piattaforma interattiva di controllo di Lisbona.
La Provincia di Pisa, da subito nella rosa dei partecipanti, ha contribuito a dare un quadro il più possibile esaustivo del livello di attuazione delle prescrizioni della Strategia, nonché della programmazione in atto.
La partecipazione ai workshop di natura tecnica e politica, ha permesso ulteriormente di instradare la programmazione dell’Ente, permettendogli di agire in virtù del principio di sussidiarietà nell’implementazione delle sue politiche.


Livello Nazionale

Nel 2005 l’analisi dei risultati raggiunti, inerenti agli obiettivi lanciati a Lisbona nel 2000, ha evidenziato come questi ultimi non fossero stati raggiunti, e come la strategia di comunicazione fosse stata insufficiente sia in Italia che in Europa.
Da qui è nata l’esigenza di un’adeguata campagna di comunicazione sulle Strategia di Lisbona e Goteborg in linea con gli intenti di apertura al dialogo e al dibattito e alle azioni di informazione e comunicazione promosse.
La trasposizione delle prescrizioni della Strategia di Lisbona ha dato vita a livello nazionale a Orizzonte 2010, il Progetto promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica a partire dal 2005,
che rientra nella più ampia campagna di comunicazione pubblica prevista dalla Legge 150 del 7 Giugno 2000. Il Progetto si propone come buona prassi italiana relativamente ai modelli di comunicazione delle Strategie di Lisbona e Goteborg , ovvero delle direttrici dello sviluppo dell’Europa per il 2010: economia della conoscenza, nuovi e migliori posti di lavoro, sostenibilità ambientale. Scopo primario del progetto è stata la mappatura di azioni e campagne di comunicazione istituzionale sulla Strategia di Lisbona, realizzate a livello comunitario e nazionale, seguita dall’analisi di benchmarking per l’identificazione dei casi di eccellenza in base a cui è stato progettato il modello di comunicazione del DPF.

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