http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

5.4.07

 

Approfondimento

Il Consiglio Europeo di primavera (Bruxelles, 8-9 marzo 2007)


In anticipo rispetto al calendario abituale, che normalmente prevede questo appuntamento all’inizio della primavera, si è svolto a Bruxelles, nei giorni 8 e 9 marzo 2007, il Consiglio dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea. La riunione si è aperta con il discorso del nuovo presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pöttering, che ha ricordato le difficili decisioni politiche che l’Unione Europea dovrà prendere nei prossimi mesi riguardo ai temi dell’economia, dell’ambiente e delle relazioni internazionali. Come viene chiarito nelle conclusioni della Presidenza, l’obiettivo attuale dell’Unione Europea è quello di sfruttare la ripresa economica in atto per accelerare il ritmo di modernizzazione dell’economia europea. Agli Stati membri si chiede pertanto di rafforzare il mercato interno e la competitività, creare migliori condizioni generali per l'innovazione e maggiori investimenti nella ricerca e nello sviluppo, promuovere l'occupazione di qualità e migliorare la coesione sociale. Gli argomenti dibattuti nel corso del Consiglio Europeo hanno riguardato principalmente i seguenti temi:

· Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione
· Miglioramento della regolamentazione
· Politica climatica ed energetica integrata
· Relazioni internazionali

Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione
Analizzando i dati disponibili, si può concludere che la Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione sta dando i suoi frutti, contribuendo alla ripresa economica generale. Le attuali previsioni economiche segnalano un tasso di crescita del 2,7% per il 2007 e la creazione di sette milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2008. Come rilevato nella relazione annuale della Commissione europea per il 2007, tutti gli Stati membri hanno ormai avviato con decisione programmi nazionali di riforma per adeguarsi agli obiettivi della Strategia di Lisbona. Ciascun programma delinea un riorientamento politico verso la ricerca e l'innovazione, l'efficienza energetica e la razionalizzazione delle risorse, la realizzazione del potenziale delle PMI, l'imprenditorialità e l'istruzione, l'investimento nel capitale umano e la modernizzazione dei mercati del lavoro. Anche a livello comunitario ci sono stati progressi soddisfacenti: ad oggi, la Commissione ha realizzato oltre il 75% di tutte le azioni annunciate nel Programma Comunitario di Lisbona (PCL).
Per proseguire lungo questo percorso virtuoso, il Consiglio ha delineato una serie di priorità. In primo luogo, si ritiene necessario rafforzare l'Unione economica e monetaria europea attraverso politiche fiscali sane ed equilibrate. Accogliendo le proposte del Documento sui punti chiave del Consiglio ECOFIN, si è giunti alla conclusione che la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche dovrebbe essere salvaguardata con interventi in tre direzioni: riforma delle pensioni e dei sistemi sanitari, riduzione del debito pubblico ed aumento dei tassi di occupazione e della produttività ottenuti tramite sistemi occupazionali più flessibili e al tempo stesso più sicuri ("flessicurezza"). Con tali misure si renderebbe possibile la ristrutturazione della spesa pubblica a sostegno di misure che promuovano la produttività e l'innovazione e rafforzino il capitale umano nella prospettiva di incrementare il potenziale di crescita a lungo termine dell'economia.
In secondo luogo, viene sottolineata l’importanza del rafforzamento del mercato interno e della competitività dell’Europa. Come ricordato nel Documento sui punti chiave del Consiglio "Competitività”, per rafforzare il mercato interno risulta fondamentale un tempestivo e corretto recepimento delle normative UE in materia. A questo proposito, il Consiglio indica come obiettivo per gli Stati Membri il raggiungimento di un deficit di recepimento dell’1% entro il 2009. Per quanto riguarda la competitività, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza del mantenimento e del rafforzamento del sistema commerciale multilaterale fondato sull'OMC per le prospettive di crescita e occupazionali dell'economia europea.
In terzo luogo, in materia di innovazione, ricerca e istruzione, il Consiglio ha ricordato l’impegno di destinare il 3% del PIL alla ricerca e allo sviluppo entro il 2010. Sulla base del Messaggio chiave del Consiglio "Istruzione, gioventù e cultura", è stata avviata una riflessione sui progressi del programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010", che nel corso degli ultimi dodici mesi ha fatto registrare avanzamenti soddisfacenti.
Infine, per quanto riguarda i temi dell’occupazione e della modernizzazione del modello sociale europeo, il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza del "lavoro di qualità" e dei principi che ne sono alla base, ossia i diritti e la partecipazione dei lavoratori, la parità di opportunità, la sicurezza e la protezione della salute sul luogo di lavoro e un'organizzazione del lavoro favorevole alla famiglia. Relativamente a queste tematiche, la Relazione comune sull’occupazione 2006/2007 del Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" indica una serie di priorità, tra cui la necessità di attrarre e mantenere un maggior numero di persone nel mercato del lavoro, aumentare l'offerta di manodopera, modernizzare i sistemi di protezione sociale, migliorare la capacità di adattamento dei lavoratori e delle imprese e investire maggiormente nel capitale umano.

Miglioramento della regolamentazione
Il miglioramento del contesto normativo e la riduzione degli oneri amministrativi nell'UE rappresentano due obiettivi fondamentali per il rafforzamento della competitività. Il Consiglio, riprendendo le indicazioni contenute all’interno dell’Esame strategico del programma per legiferare meglio nell’Unione europea, si è detto concorde sulla necessità di ridurre del 25% entro il 2012 gli oneri amministrativi derivanti dalla legislazione UE, un obiettivo già sottolineato dalla Commissione nel Programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'Unione europea.

Una politica climatica ed energetica integrate
Grande spazio di discussione è stato concesso alle sfide poste dai cambiamenti climatici. Il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza fondamentale del raggiungimento dell'obiettivo strategico di limitare l'aumento della temperatura media globale al massimo a 2°C rispetto ai livelli preindustriali, come emerge dalla Comunicazione della Commissione “Limitare il surriscaldamento dovuto ai cambiamenti climatici a +2 gradi Celsius. La via da percorrere fino al 2020 e oltre”.
Dato che la produzione e l'impiego di energia sono le principali fonti delle emissioni di gas ad effetto serra, per realizzare tale obiettivo si è reso necessario un approccio integrato alla politica climatica ed energetica. Perciò, la politica energetica per l'Europa (PEE) perseguirà i seguenti obiettivi:
· aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento
· garantire la competitività delle economie europee e la disponibilità di energia a prezzi accessibili
· promuovere la sostenibilità ambientale e lottare contro i cambiamenti climatici

In tale contesto, il Consiglio, riprendendo le conclusioni del Consiglio Ambiente ed il Documento sui punti chiave, ha sottoscritto l’obiettivo UE di riduzione del 30% delle emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020 rispetto al 1990 quale contributo ad un accordo globale e completo per il periodo successivo al 2012, a condizione che altri paesi sviluppati si impegnino ad analoghe riduzioni delle emissioni e i paesi in via di sviluppo economicamente più avanzati si impegnino a contribuire adeguatamente, sulla base delle loro responsabilità e rispettive capacità. Sino alla conclusione di un accordo globale e completo per il periodo successivo al 2012, l'UE si impegna inoltre in modo fermo ed indipendente a realizzare una riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 20% entro il 2020 rispetto al 1990.

Relazioni internazionali
Per quanto riguarda la questione mediorientale, il Consiglio europeo ha espresso la propria soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo sulla formazione di un governo di unità nazionale palestinese, sottolineando il ruolo svolto dall'Arabia Saudita e dai leader arabi. Inoltre, è stata ribadita l’intenzione di rafforzare la sovranità, l'integrità territoriale e l'indipendenza del Libano, chiedendo il rispetto di tutte le risoluzioni dell’ONU.

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