http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

3.11.06

 

Approfondimento

PROGRAMMA QUADRO PER LA COMPETITIVITA’ E L’INNOVAZIONE

Introduzione:
Il Consiglio Europeo di marzo 2000 ha avviato il processo di Lisbona per fare dell’UE l’economia più competitiva e dinamica basata sulla conoscenza con l’obiettivo conclamato di investire il 3% del PIL in attività di R&S entro il 2010. Nel marzo 2003 il Consiglio Europeo di Bruxelles ha invitato la Commissione Europea a presentare una proposta di regolamento per un Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP), destinato a divenire lo strumento per il coordinamento sinergico delle azioni comunitarie nel campo dell’innovazione. Il regolamento ha recentemente ultimato l’iter procedurale e sarà prossimamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE). I programmi finanziati dal CIP devono essere valutati nel contesto delineato da un altro programma comunitario, il “Settimo Programma Quadro 2007-2013”. Il CIP dispone di un budget complessivo di 3,62 miliardi di euro ed è articolato intorno a tre programmi: imprenditorialità e innovazione, sostegno alle politiche TIC, energia intelligente Europa.

Imprenditorialità e innovazione:
Il programma per l’imprenditorialità e l’innovazione si rivolge alle PMI (classificate dall’UE con la raccomandazione 1422/2003) che sono in termini assoluti la grande maggioranza delle imprese europee. Per questo motivo rappresentano il punto di partenza per plasmare un paradigma incentrato su una crescita sostenibile che coniughi all’unisono crescita economica, rispetto ambientale e inclusione sociale. L’inclusione sociale è un aspetto chiave delle PMI, sia tradizionali a conduzione familiare che nelle “gazzelle” dell’economia globalizzata, in quanto spesso basano la loro sopravvivenza e il loro successo sul “capitale sociale”, un network strutturato di relazioni a livello locale con fornitori, concorrenti, istituti di credito. Lo sviluppo di strategie politiche concrete che introducano l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle PMI è decisivo nel binomio impresa – ambiente (spesso le tecnologie ambientali sono molto onerose) e nel favorire l’adattamento ai mutamenti strutturali. Pertanto lo sfruttamento del potenziale innovativo delle PMI richiede un contesto politico ed economico, capace di incentivare anche la creazione di reti di cooperazione transnazionali, per sfruttare le economie di scala e sviluppare un’azione di sistema finalizzata a difendere e incrementare le quote di mercato dalle grandi imprese a vocazione multinazionale. Le misure previste in questo programma prevedono a favore delle PMI il sostegno alla cooperazione transfrontaliera, la promozione della cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione, il supporto alle attività di innovazione anche con progetti pilota e partenariati pubblici - privati con centri di ricerca e università, riforme economiche e amministrative per il miglioramento della qualità delle politiche, facilitazioni nell’accesso al credito per l’avviamento e la crescita delle PMI. Quest’ultimo punto prevede anche la creazione di strumenti finanziari innovativi gestiti per conto della Commissione dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI). Il programma sarà uno degli strumenti per il perseguimento delle azioni previste dalla Carta Europea per le Piccole Imprese e dall’Agenda Europea per l’Imprenditorialità.

Sostegno alle politiche in materia di TIC:
Finora il coordinamento delle politiche degli Stati membri in materia di TIC è stato perseguito con il programma eEurope, per una diffusione più ampia possibile delle TIC. Queste politiche sono fondamentali per rendere l’economia europea più competitività in termini economici e per una maggiore inclusività sociale e fruibilità dei servizi grazie alle iniziative nel campo della salute (eHealth), della formazione (eLearning) e dei servizi al cittadino (eGovernment). Il programma “sostegno alle politiche in materia di TIC” è uno degli strumenti per la realizzazione dell’iniziativa “i2010: società dell’informazione europea” (oggetto di un precedente approfondimento) e si dispiega su tre direttrici: forgiare una società dell’informazione inclusiva e aperta a tutti i cittadini; stimolare la diffusione delle TIC nel settore privato come in quello pubblico e favorire l’afflusso di investimenti nel settore; sviluppare uno “spazio unico europeo dell’informazione”. L’obiettivo trasversale consiste nel migliorare il tenore di vita dei cittadini europei abbattendo il digital divide con politiche che promuovano l’alfabetizzazione informatica e l’accesso alla banda larga da parte di un numero crescente di cittadini. Tuttavia un aspetto che deve essere affrontato è quello inerente la sicurezza e segretezza delle comunicazioni e delle informazioni sensibili trasmesse per via telematica.

Energia Intelligente per l’Europa (EIE):
I temi dell’efficienza energetica e dello sfruttamento delle fonti rinnovabili hanno ricevuto un impulso politico esponenziale a livello comunitario negli ultimi mesi. La pubblicazione a marzo del Libro Verde sull’Energia è solo uno dei tasselli di un mosaico finalizzato allo sviluppo di una politica energetica comunitaria, capace di coordinare le politiche nazionali in una visione di sistema in ossequio al principio di sussidiarietà. L’inedito approccio strategico è reso necessario dalla trasversalità del settore che richiede azioni complementari in ambiti diversi: relazioni internazionali, R&S, concorrenza, ambiente, trasporti, edilizia etc. Questa consapevolezza si riflette anche nel programma “Energia Intelligente per l’Europa” che si divide in quattro assi: SAVE, per il risparmio energetico nel settore industriale ed edilizio; ALTENER, per l’aumento del tasso di incidenza percentuale dell’energia da fonti rinnovabili sul totale dei consumi energetici e per campagne di sensibilizzazione; STEER, nei trasporti, per la promozione di carburanti rinnovabili e di forme di logistica intermodale eco-sostenibili ed economicamente convenienti; COOPENER (non ancora attivato) per l’efficienza energetica nella cooperazione allo sviluppo. Il programma fissa obiettivi trasversali alle sue articolazioni quali lo sviluppo del potenziale di città e regioni e il miglioramento della capacità istituzionale a tutti i livelli per sensibilizzare l’opinione pubblica (in particolare le giovani generazioni) sull’importanza del risparmio energetico e per favorire gli scambi di esperienze e di buone prassi tra imprese, università e amministrazioni pubbliche.

Altre informazioni:
L’Unione Europea conduce numerose attività nel campo dell’innovazione tecnologica e della ricerca. Particolarmente degne di menzione sono l’iniziativa finalizzata alla creazione di uno spazio europeo della ricerca, la quale comprende una serie di azioni mirate a sviluppare una rete di collegamento tra i vari centri di ricerca europei per l’instaurazione di rapporti collaborativi e lo scambio di informazioni. ERRIN invece è la rete per la ricerca e l’innovazione delle regioni europee, che supporta l’effettiva partecipazione delle rappresentanze regionali allo spazio europeo della ricerca. Il Servizio Comunitario di Informazione in materia di ricerca e sviluppo (CORDIS) sostiene le attività di innovazione tecnologica, in particolare nei settori chiave dell’economia europea. A questo scopo il CORDIS ha recentemente varato un nuovo portale dell’innovazione. Il progetto EUREKA, pur operando al di fuori del quadro normativo e istituzionale comunitario, è intimamente collegato alle attività comunitarie e citato anche nel Settimo Programma Quadro. EUREKA, fondato nel 1985 è finanziato da 35 paesi europei e dalla Commissione, e dedica particolare sostegno alle PMI con un’attenzione particolare rivolta nella catena di produzione del valore alla fase di ingresso dei prodotti sul mercato.

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