http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

19.3.07

 

Approfondimento

2007: Anno europeo delle pari opportunità per tutti

Con un comunicato reso noto il 1° giugno 2005, la Commissione europea ha indicato il 2007 come l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti. Presentando gli obiettivi dell’iniziativa, il Commissario per l'occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, Vladimír Špidla, ha sottolineato la necessità che l’Europa agisca per garantire un’uguaglianza concreta. Secondo il Commissario, infatti, le stesse difficoltà incontrate nel percorso di adesione al Trattato costituzionale dipendono in gran parte da un deficit di riflessione sulle tematiche dell’uguaglianza. “Se non riusciamo ad estendere i vantaggi derivanti dal progetto europeo a tutti gli strati e i gruppi della società - ha dichiarato Vladimír Špidla - dobbiamo attenderci un calo del sostegno alle politiche nazionali ed europee”. In occasione di un’intervista sul lancio del nuovo programma, il Commissario ha ricordato che “la legislazione europea anti-discriminazione è una delle più ambiziose ed estese nel mondo, ma le leggi debbono essere conosciute da tutti, capite e pienamente applicate per poter avere un impatto reale”.
L'Anno europeo delle Pari Opportunità per Tutti ha quale obiettivo quello di sensibilizzare la popolazione in merito ai vantaggi di una società giusta e solidale. L’Unione Europea ha pertanto deciso di promuovere iniziative volte a lottare contro gli atteggiamenti e i comportamenti discriminatori, nonché ad informare le persone circa i loro diritti e i loro obblighi di natura giuridica. Tali orientamenti rientrano in un approccio trasversale della non discriminazione che dovrebbe consentire di garantire un'applicazione corretta e uniforme del quadro legislativo comunitario in tutta Europa, mettendo in luce i suoi principi essenziali e riscuotendo il sostegno attivo del pubblico nei confronti della legislazione in materia di non discriminazione e di uguaglianza.
La Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti, che risale al 17 maggio 2006, propone interventi in relazione a quattro obiettivi specifici:

· Diritti
L’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti punta a sensibilizzare i cittadini sui temi della parità e della non discriminazione, informando tutti sul diritto a ricevere un eguale trattamento indipendentemente dal sesso, dalla razza o dalle origini etniche, dalla religione o dalle convinzioni personali, da eventuali handicap, dall’età o dalle tendenze sessuali. In questo modo sarà possibile aumentare la conoscenza della legislazione europea esistente in materia di lotta alle discriminazioni.

· Rappresentatività
Lo scopo è quello di incrementare la partecipazione alla vita sociale dei gruppi sottorappresentati o vittime di discriminazione, facendo particolare attenzione alla questione della rappresentanza femminile. I gruppi finora scarsamente rappresentati dovranno essere coinvolti in iniziative riguardanti la lotta alla discriminazione in ogni settore.

· Riconoscimento
L’Anno Europeo dovrà servire a favorire e valorizzare la diversità, sottolineando i benefici che essa può dare alla società nel suo complesso. In questo senso verranno organizzate iniziative che coinvolgano i cittadini in un dibattito aperto sul significato del termine “diversità”

· Rispetto
L’attività a livello europeo punterà alla promozione di una società più coesa, capace di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di eliminare gli stereotipi, i pregiudizi e la violenza e di diffondere i valori che sono sottesi al tema della lotta alle discriminazioni.

La partecipazione all'Anno è aperta agli Stati membri, ai paesi dell'EFTA/SEE, ai paesi candidati che beneficiano di una strategia di preadesione, ai paesi dei Balcani occidentali, secondo le modalità definite nei rispettivi accordi, nonché ai paesi partner della politica di buon vicinato (PEV).
Ogni Stato membro designa o costituisce un organismo nazionale esecutivo (Organismo nazionale di implementazione), incaricato di organizzare la partecipazione del paese all'Anno europeo, di definire la strategia e le priorità nazionali, nonché di effettuare la selezione di ogni azione proposta valutandone l'ammissibilità al finanziamento comunitario. Per l’Italia, la competenza è affidata al Dipartimento per i diritti e le pari opportunità del Ministero per le Pari Opportunità.
Per quanto riguarda le azioni previste dal programma, esse possono svolgersi sia a livello comunitario che a livello nazionale. Tra di esse vanno ricordate:
· riunioni e manifestazioni (fra l'altro, conferenza conclusiva e inaugurale, primo vertice annuale sull'uguaglianza);
· campagne d'informazione e di promozione, riguardanti il logo, gli slogan e l’organizzazione di concorsi (come la “European Photo Competition for diversity” o il “Journalist Award 2007”)
· inchieste e studi su scala comunitaria o nazionale (come quelli presentati da Eurostat nell’aprile2004 e nel giugno 2004 o lo studio della Commissione Europea del settembre 2005)

L’Anno Europeo delle Pari Opportunità per Tutti si è ufficialmente aperto con il primo Vertice sulle Pari Opportunità, che si è svolto a Berlino dal 30 al 31 gennaio 2007. Nel corso di quest’appuntamento, per la prima volta, rappresentanti di alto livello dei vari Stati Membri dell’UE, di imprese, cittadini e associazioni e organismi europei antidiscriminazione si sono riuniti per discutere sulla promozione delle pari opportunità in Europa. Oltre agli interventi del Ministro tedesco per gli Affari familiari, Ursula von der Leyen, e del Commissario europeo Vladimír Špidla, che ha pronunciato il discorso di apertura, l’evento si è avvalso dei contributi, tra gli altri, di Anne-Sophie Parent, presidente del Social Platform, (Piattaforma delle Organizzazioni non governative europee del settore sociale) e di Trevor Phillips, presidente della Commissione del governo britannico per l’eguaglianza razziale.
In futuro, si terrà un Vertice sulle Pari Opportunità a livello ministeriale ogni anno, con l’obiettivo di individuare le tappe successive e necessarie per giungere ad un’UE caratterizzata da una completa e concreta parità, dalla diversità e dalla non discriminazione. I singoli stati lanceranno le loro campagne nazionali tra febbraio ed i primi di marzo. La fine di novembre sarà invece caratterizzata da una conferenza conclusiva che si terrà a Lisbona, sotto la presidenza portoghese. Questa conferenza servirà a tirare le somme dell’anno trascorso ed a redigere le raccomandazioni necessarie da presentare all’ultimo Consiglio dei Ministri dell’anno, in programma a Bruxelles per dicembre.

Il budget previsto per l'Anno europeo 2007 per il periodo dal 1° gennaio 2006 al 31 dicembre 2007 è pari a 15 milioni di euro, di cui 6 milioni fino al 31 dicembre 2006.
Le azioni su scala comunitaria possono essere sovvenzionate all'80% o dar luogo ad un appalto pubblico finanziato tramite il bilancio generale dell'UE. Le misure di portata locale, regionale o nazionale possono essere cofinanziate tramite il bilancio generale dell'UE fino al 50% dei costi consolidati complessivi.
La Commissione garantirà che le attività definite a livello europeo risultino complementari rispetto ad altre azioni pertinenti svolte a livello comunitario (fondi strutturali, sviluppo rurale, istruzione, cittadinanza, diritti fondamentali), nazionale e regionale.
La Commissione presenterà entro il 31 dicembre 2008 una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'attuazione, sui risultati e sulla valutazione complessiva delle misure previste.

Per quanto concerne la legislazione europea in tema di lotta alla discriminazione, il riferimento è alla Direttiva 2000/43/CE del Consiglio del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, e alla Direttiva 2000/78/CE del Consiglio del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro. Ulteriori indicazioni sono reperibili sul Libro Verde “Uguaglianza e non discriminazione nell’Unione Europea allargata” del 28 maggio 2004 e sulla Comunicazione della Commissione “Una strategia quadro per la non discriminazione e le Pari opportunità per tutti” del 1° giugno 2005.

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