Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct

Verso una strategia UE dei diritti dei minori

I diritti dei minori nel mondo e nell’UE:
L’UE considera da sempre diritti umani, democrazia e stato di diritto valori fondamentali inseriti fin dalle origini nei trattati istitutivi. Tali principi sono stati rafforzati con l’adozione della Carta dei diritti fondamentali, contenuta anche nella Parte II del “Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa”, redatto dalla Convenzione Europea presieduta da Valery Giscard D’Estaing (la cui ratifica renderebbe tali diritti legalmente vincolanti). In base ai trattati e all’evoluzione giurisprudenziale della Corte di giustizia, l’UE non ha competenza generale nel settore dei diritti fondamentali e dei diritti dei minori, tuttavia ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2 del Trattato sull'Unione Europea è tenuta a rispettarli nelle azioni intraprese nel quadro delle sue competenze. Sono questi i diritti sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che contiene disposizioni relative ai diritti dei minori. Bisogna inoltre tenere pienamente conto delle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite relativa ai diritti del fanciullo. L'obbligo dell’UE di rispettare i diritti fondamentali, compresi quelli dei minori, implica non soltanto il dovere generale di astenersi da qualsiasi atto che possa comportarne la violazione, ma anche di integrarli se del caso nelle politiche. Inoltre, anche se non è prevista una competenza generale, i trattati attribuiscono all'Unione competenze che le consentono di adottare azioni positive specifiche per la salvaguardia e la promozione dei diritti dei minori. L’UE si è sforzata negli ultimi anni di estendere il concetto di rispetto dei diritti umani non solo all’interno dei suoi confini politici ma anche all’interno dei paesi con cui intrattiene relazioni commerciali e/o diplomatiche. Il rispetto dei diritti umani è dunque una conditio sine qua non per i paesi che intendono aderire all’UE. L’UE ha dunque fatto dei diritti umani una questione di primo piano nelle sue relazioni con altri paesi e altre regioni. Dal 1992, tutti gli accordi commerciali o di cooperazione con paesi terzi contengono una clausola, la quale sancisce che i diritti umani sono un elemento essenziale delle relazioni tra le parti. Inoltre per dare peso alla sua azione a sostegno dei diritti umani in tutto il mondo, l’UE finanzia l’Iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani, istituita nel 1994, dispone di un bilancio annuo di più di 130 milioni di euro. l’Osservatorio europeo per i fenomeni razzisti e xenofobi, istituito nel 2003 e il cui mandato è stato esteso con la creazione dal 2007 di un’Agenzia per i diritti umani, responsabile di consultazioni pubbliche.

Alcune cifre sui minori nel mondo:
Su un totale di 2,2 miliardi di minori nel mondo, l’86% vive in paesi in via di sviluppo, proprio come il 95% e oltre dei bambini che muoiono prima dei cinque anni, non hanno accesso all'istruzione elementare e sono vittime del lavoro forzato o di abusi sessuali. Oltre la metà delle madri non può beneficiare dei propri diritti più elementari, neppure dell'assistenza medica durante la gravidanza e il parto. Questa situazione compromette il futuro di molti bambini fin dalla nascita. Durante i primi cinque anni di vita, un terzo dei bambini non mangia adeguatamente e soffre a livelli diversi di malnutrizione. Ciò ne condiziona non soltanto la salute e le probabilità di sopravvivenza, ma anche le capacità di apprendimento e lo sviluppo. Oltre a soffrire di malnutrizione, molti bambini vivono in condizioni drammatiche (accesso limitato all’acqua potabile, cattiva igiene e inquinamento interno) e non hanno accesso alla prevenzione e alle cure mediche indispensabili. Di conseguenza, più di 10 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni muoiono ogni anno di malattie che sarebbe facile prevenire o curare, e un miliardo di bambini soffre di problemi fisici, di sviluppo intellettuale e/o psicologico spesso irreversibili. Un sesto di tutti i bambini (soprattutto femmine) non frequenta la scuola elementare e non avrà l'opportunità di apprendere, formarsi ed integrarsi nella società. In tutto il mondo circa 218 milioni di minori sono costretti a lavorare in condizioni particolarmente drammatiche. Si ritiene poi che 1,2 milioni di bambini siano vittime della tratta degli esseri umani per crimini vari come pedofilia, mercato nero degli organi e sfruttamento del lavoro minorile.

La strategia dell’UE a favore dei minori:In quest’ottica la Commissione ha adottato una comunicazione “ verso una strategia Ue dei diritti dei minori”. Già nella comunicazione sugli obiettivi strategici 2005-2009 la Commissione aveva posto i diritti dei minori al centro della sua attenzione: “Una particolare priorità consiste nell’efficace tutela dei diritti dei minori contro lo sfruttamento economico e tutte le forme di abuso. A tal riguardo, l’Unione dovrebbe fungere da esempio per il resto del mondo”. In questo contesto, nell’aprile 2005 il gruppo dei commissari per i diritti fondamentali, la lotta contro la discriminazione e le pari opportunità ha deciso di lanciare un’iniziativa specifica per promuovere, tutelare e applicare i diritti dei minori nelle politiche interne ed esterne dell’UE e nel marzo 2006 il Consiglio europeo ha chiesto agli Stati membri "di adottare le misure necessarie per ridurre in modo rapido e significativo la povertà infantile, offrendo a tutti i bambini pari opportunità a prescindere dal loro ambiente sociale". Tale strategia, fortemente voluta dal presidente Barroso, ha come intento principale quello di usare il peso politico e giuridico dell’UE nel rafforzamento del rispetto di alcuni diritti fondamentali ancora troppo spesso violati. La comunicazione contiene strategie politiche ma anche strumenti pratici di appoggio per tutti quelli che lavorano nel settore e per i diretti interessati stessi. Da rilevare la trasversalità delle azioni previste che toccano sia politiche interne che esterne all’ UE. Tra le azioni contenute nella comunicazione troviamo ad esempio l’istituzione di un numero verde a sei cifre, valido per tutta l’UE da attribuire a di enti e associazioni di assistenza ai minori. L’azione coinvolgerà anche il settore bancario, grazie ad un accordo che prevedrà speciali pratiche per punire l’utilizzo di carte di credito per l’acquisto di materiale pedo pornografico. Nel 2007 è previsto il lancio di attività specifiche di prevenzione, come studi specifici sullo stato di bisogno dei bambini dei Paesi in via di sviluppo e la creazione di strategie di impatto ad hoc, o ancora la lotta contro la povertà infantile tramite la costituzione di fondi appositi. In totale la comunicazione si pone sette obiettivi (affondare i bisogni urgenti, individuare le priorità future, integrare i diritti dei minori nelle politiche comunitarie, creare efficaci meccanismi di coordinamento e consultazione, migliorare capacità e competenze, creare una strategia di comunicazione efficace, promuovere i diritti dei minori nelle relazioni esterne) prendendo ad esame i risultati ottenuti in passato e le priorità di intervento. Inoltre è stato ipotizzata l’istituzione della figura del “coordinatore dei diritti dei minori” che funga da referente diretto per la Commissione.