http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

16.10.07

 

Approfondimento

Settimo Programma Quadro per le azioni comunitarie nel settore della cultura


Con la decisione 1855/2006/EC del 12 dicembre 2006, il Parlamento Europeo ha approvato il nuovo programma Cultura 2007-2013. Attraverso il sostegno a organismi culturali attivi a livello europeo, il programma intende contribuire alla valorizzazione di uno spazio culturale condiviso dai cittadini europei e basato su un comune patrimonio culturale, sviluppando la cooperazione tra gli operatori e le istituzioni culturali dei paesi partecipanti al programma, al fine di favorire l’emergere di una cittadinanza europea. Il programma è gestito congiuntamente dalla DG Educazione e Cultura e dall'Agenzia esecutiva Educazione, Audiovisivi e Cultura ed è dotato di un budget totale di circa 400 milioni di euro. Le opportunità di finanziamento sono state pubblicate a partire da agosto; in questo contesto, due giornate di informazione sono state organizzate a Bruxelles il 14 settembre e il 5 ottobre 2007.
Brevi cenni sui programmi precedenti: Fino al Trattato di Maastricht (1992), la Comunità Europea non aveva una vera competenza in materia di cultura, settore limitato ad iniziative puntuali. Nel 1993, la volontà di stabilire un’unione più stretta tra i popoli d’Europa si è espressa attraverso l'introduzione di nuovi campi di competenze comunitarie, tra cui appunto la cultura, a cui è stato dedicato l’articolo 128 del trattato di Maastricht. La cooperazione culturale è divenuta così un obiettivo riconosciuto su base giuridica, ripreso poi dall’articolo 151 del Trattato d'Amsterdam (1997), che postula la necessità di considerare e rispettare la diversità culturale dei paesi europei.
Tra il 1996 e il 1999 sono stati messi in atto tre programmi culturali: - Caleidoscopio(1996-1999), volto a incoraggiare le attività di creazione artistica di dimensione europea; - Ariane (1997-1999), per la promozione della lettura e della traduzione; - Raphaël (1997-1999), volto ad implementare le politiche degli Stati Membri nel campo del petrimonio culturale di rilevanza europea.
Nel 1999 è stato approvato il programma Cultura 2000, stabilito inizialmente per 5 anni e poi prolungato fino al 2006. Diversamente dai programmi precedenti, Cultura 2000 era un programma unico che permetteva di accordare sovvenzioni a progetti di cooperazione culturale in tutti i settori. Tra il 2000 ed il 2004, 1072 progetti hanno beneficiato di un finanziamento e l’Italia è stato uno dei cinque paesi più finanziati. È stata inoltre introdotta la regola del 5%, che impone ai responsabili e ai coorganizzatori dei progetti un contributo minimo al budget totale del progetto.
Per preparare il nuovo programma per il periodo successivo, la DG Istruzione e Cultura ha aperto ad aprile 2003 una consultazione pubblica: "Progettare il futuro programma di cooperazione culturale dell’Unione europea dopo il 2006".
Cultura 2007-2013:
Il Programma Cultura 2007-2013 dovrebbe quindi rappresentare lo sviluppo del Cultura 2000. I cambiamenti più consistenti riguardano la creazione di una misura specifica riguardante la traduzione, l’introduzione di due scadenze per uno stesso invito a presentare proposte, l’abolizione della regola del 5% e la ridefinizione dei criteri di attribuzione (la disseminazione è diventata uno dei aspetti fondamentali). Inoltre, il suo approccio globale è volto a superare quello settoriale del vecchio programma facilitando la partecipazione degli operatori culturali. Si è anche provveduto alla semplificazione del testo, del modello predisposto per la stesura del progetto e del budget. Rispetto ai programmi recedenti, infine, il Cultura 2007-2013 insiste in modo particolare sulla promozione del dialogo interculturale, considerando l’importanza che sarà data a questo tema nel 2008. Gli obiettivi specifici di Cultura 2007-2013 sono infatti i seguenti:
- promuovere la mobilità transnazionale delle persone che lavorano nel settore culturale; - incoraggiare la circolazione transnazionale delle opere d'arte e dei prodotti culturali e artistici; - favorire il dialogo interculturale.
Il programma è aperto alla partecipazione delle industrie culturali non audiovisive, in particolare le piccole imprese culturali (associazioni, fondazioni) senza scopo di lucro; possono inoltre partecipare i centri di ricerca, le università e le pubbliche amministrazioni. Sono ammissibili i progetti di cooperazione pluriennale, le azioni di cooperazione biennali e le azioni speciali. Gli obiettivi del programma possono essere perseguti anche attraverso lavori d’analisi e attività di raccolta e diffusione dell’informazione. Rispetto al Cultura 2000, il numero di paesi che possono partecipare al programma è aumentato; ora i paesi ammissibili sono: a) i paesi EFTA membri del SEE, a norma delle disposizioni dell’accordo SEE;b) i paesi candidati che beneficiano di una strategia di preadesione all’Unione, conformemente ai principi generali ed alle condizioni e alle modalità generali di partecipazione di tali paesi ai programmi comunitari stabiliti negli accordi quadro; c) i paesi dei Balcani occidentali, secondo le modalità definite con tali paesi in seguito agli accordi quadro riguardanti la loro partecipazione ai programmi comunitari. Cultura 2007-2013 è costituito da tre diversi livelli di intervento: 1) Sostegno ad azioni culturali:
Questa misura, che promuove la collaborazione per progetti artistici e culturali tra le organizzazioni dei vari paesi ammissibili, prevede tre sottocategorie di azioni e progetti:
- progetti multiannuali di cooperazione culturale (da tre a cinque anni) duraturi e strutturati, volti a riunire le qualità e le competenze specifiche degli operatori culturali in tutta Europa. Questa misura ha lo scopo di aiutare i progetti di cooperazione nella fase di decollo e di strutturazione o in quella di estensione geografica. Si tratta di incoraggiare i poli a crearsi basi durature e a raggiungere l’autonomia finanziaria; - azioni di cooperazione culturale (della durata massima due anni) di natura settoriale o transsettoriale tra operatori europei, in cui dovrà prevalere l’aspetto della creatività e dell’innovazione; - azioni specifiche, che abbiano una risonanza significativa presso i popoli d’Europa e contribuiscano alla presa di coscienza dell’appartenenza ad una stessa comunità, nonché a rendere più visibile l'azione culturale comunitaria sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea. Queste azioni devono rientrare in almeno due dei tre obiettivi specifici indicati nel programma. Sarà accordato un sostegno significativo alle capitali europee della cultura per contribuire all'attuazione di attività che mettano l'accento sulla visibilità europea e sulla cooperazione culturale transeuropea. A questo primo aspetto sarà destinato il 77% del bilancio.
2) Sostegno ad organizzazioni culturali europee: Questa misura assume la forma di una sovvenzione di funzionamento destinata a cofinanziare le spese connesse con il programma di lavoro permanente di un organismo che persegue un obiettivo d'interesse generale europeo nel settore della cultura o un obiettivo rientrante nella politica dell'Unione in tale settore. Tali sovvenzioni saranno concesse sulla base di inviti annuali a presentare proposte. Il sostegno potrà assumere varie forme, tra cui lo svolgimento funzioni di rappresentanza a livello comunitario, la raccolta e la diffusione di informazioni atte a facilitare la cooperazione culturale transeuropea, il collegamento in rete di organismi attivi nel settore della cultura. Gli organismi ammissibili devono avere una reale dimensione europea: devono esercitare le loro attività a livello europeo e tanto la loro struttura (membri iscritti) quanto le loro attività devono avere una potenziale influenza a livello dell’UE o interessare almeno sette paesi europei. A questo aspetto sarà destinato circa il 10% del bilancio.
3) Sostegno ad attività di analisi e diffusione: Per garantire una diffusione mirata ed efficace di informazioni pratiche riguardanti il programma, quest'ultimo prevede la creazione di punti di contatto Cultura vicini ai beneficiari. Il programma sostiene inoltre la realizzazione di studi e lavori d'analisi nel settore della cooperazione culturale europea e dello sviluppo della politica culturale europea: questa misura ha lo scopo di aumentare il volume e la quantità delle informazioni per sviluppare dati comparativi e analisi riguardanti la cooperazione culturale su scala europea, in particolare per quanto riguarda la mobilità dei creatori e degli operatori della cultura, la circolazione delle opere d'arte e dei prodotti artistici e culturali. Il programma sostiene infine la raccolta e la diffusione dell'informazione e le attività volte a ottimizzare l'impatto dei progetti, attraverso la concezione di uno strumento Internet adeguato alle necessità dei professionisti della cultura. Tale misura, incrementata rispetto al Cultura 2000, dovrebbe rendere possibile lo scambio di esperienze e la diffusione di informazioni riguardanti il programma. A questo terzo aspetto è riservato circa il 5% del bilancio totale.Le prossime scadenze (tra cui EACEA/23/07 il 31 ottobre, EACEA/22/07 il 5 novembre 2007, EACEA/25/07 il 4 aprile 2008) sono consultabili online sul sito del programma

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