http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

16.5.06

 

Approfondimento

Libro Verde: Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura.

Introduzione:

Lo scorso marzo sull’onda degli episodi occorsi in Francia e Spagna che hanno palesato la compartimentazione del settore (la fusione tra Gaz de France e Suez per evitare l’OPA di ENEL e il decreto spagnolo per proteggere Endesa dagli attacchi della tedesca EON) la Commissione Europea ha pubblicato il Libro Verde “una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura”. Il documento propone un approccio comune per le questioni inerenti la sostenibilità, competitività e sicurezza nel settore energetico. L’energia è un tema cruciale e trasversale che investe l’ambito economico (il rilancio della crescita economica europea e dell’occupazione nel quadro della Strategia di Lisbona), quello della sicurezza e politica estera (necessità di garantire gli approvvigionamenti data la concentrazione delle riserve in “zone calde” del pianeta) e quello ambientale (i cambiamenti climatici e il riscaldamento dell’atmosfera). Il documento è stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio Europeo di Primavera (23-24 marzo) che nelle Conclusioni della Presidenza tratta l’argomento in materia diffusa invitando la Commissione a proseguire lungo le direttrici individuate.

Il Libro Verde:

L’iniziativa del Libro Verde si colloca in un contesto politico ed economico internazionale complesso, dinamico e instabile in cui si assiste alla crescita della domanda globale di energia e dei prezzi energetici, aumenta la dipendenza dell’UE dalle importazioni energetiche (si rischia di passare al 70% dall’attuale 50%), cresce l’urgenza di un approccio globale ai problemi ambientali. L’obiettivo è lo sviluppo di una strategia europea integrata finalizzata non tanto a surrogare ma a sostenere e completare le politiche energetiche nazionali. A questo scopo sono distinti sei settori chiave: competitività e mercato interno, diversificazione, solidarietà interstatale, sviluppo sostenibile, innovazione e politica esterna.
Competitività e mercato interno: “un’energia sostenibile competitiva e sicura non può essere raggiunta senza mercati dell’energia aperti e competitivi, basati sulla concorrenza tra imprese che cercano di raggiungere una dimensione europea anziché diventare operatori dominanti del mercato nazionale”. La competitività ridurrebbe i costi dei prodotti energetici a vantaggio dei consumatori e dell’efficienza produttiva. Tuttavia le divergenze nelle politiche settoriali nazionali e i rimanenti protezionismi statali impediscono la realizzazione di un mercato unico europeo. L’intervento comunitario deve indurre alla creazione di una rete europea anche attraverso la creazione di agenzie come un’Autorità di regolamentazione europea e un Centro europeo per le reti energetiche. Inoltre è necessario migliorare le interconnessioni tra le reti sia a fini concorrenziali che di solidarietà, promuovere la parità di condizioni nei mercati nazionali e investire nella capacità di generazione energetica per fronteggiare picchi nella domanda e/o interruzioni nell’erogazione energetica.
Diversificazione: il concetto fondamentale è quello di “mix energetico”, ovvero la combinazione di varie fonti energetiche impiegata per soddisfare il fabbisogno energetico. Tale combinazione è prescelta a livello nazionale poiché i singoli Stati membri dispongono di un’ampia discrezionalità e autonomia nel determinarla. L’UE intende incentivare cambiamenti nei mix energetici secondo direttrici che favoriscano la sostenibilità senza tuttavia inficiare la competitività ma anzi incrementandola. La Commissione intende delineare un quadro di riferimento per i governi con un riesame strategico della politica energetica dell’UE in cui esaminare anche il ruolo svolto dall’energia nucleare (che allo stato attuale contribuisce a un terzo della produzione di energia elettrica nell’UE). In una prospettiva lungimirante lo scopo è aumentare il ricorso a fonti di energia rinnovabili (eolica, idrica, biomasse, solare) riducendo la proporzione di fonti non rinnovabili ad alta emissione di CO2 così da innalzare il grado di sostenibilità dello sfruttamento energetico e garantire il rispetto del clima e dell’ecosistema.
Solidarietà interstatale: la sicurezza delle forniture energetiche contro catastrofi naturali, terrorismo e difficoltà politico – internazionali è essenziale per la dimensione della prevedibilità che favorisce investimenti di lungo periodo e garantisce gli operatori di mercato. La Commissione prevede l’istituzione di un Osservatorio europeo sull’approvvigionamento energetico, il miglioramento della sicurezza delle reti anche con l’emanazione di norme che definiscano standard condivisi e “meccanismi per preparare e assicurare una rapida reazione di solidarietà ed eventuale assistenza a un paese che incontri difficoltà a causa di un danno ad un’infrastruttura essenziale”.
Sviluppo sostenibile: l’UE ha una posizione d’avanguardia riconosciuta a livello internazionale (Protocollo di Kyoto) che può essere mantenuta agendo su un duplice profilo: quello già considerato delle fonti rinnovabili e quello dell’efficienza energetica. La riduzione degli sprechi energetici può indurre un risparmio del 20% dei consumi e l’UE può disporre e modulare strumenti diversi per perseguire questo risultato. Primo, la politica di coesione UE nel quadro dei finanziamenti previsti dalla nuova programmazione dei fondi strutturali 2007-2013. Secondo, il meccanismo europeo di scambi di quote di emissione che assegnando un prezzo ad esternalità negative dei processi produttivi contribuisce all’efficienza dei sistemi economici e alla competitività. Infine, la Commissione proporrà un Piano d’Azione sull’efficienza energetica per armonizzare la struttura di incentivi e strumenti fiscali a disposizione dei governi nazionali in coerenza con l’obiettivo definito.
Innovazione: gli investimenti finalizzati alla ricerca e sviluppo delle tecnologie energetiche sono fondamentali per perseguire gli obiettivi del Libro Verde tra i quali l’efficienza e l’espansione dell’uso delle fonti rinnovabili più rispettose dell’ambiente. La Commissione intende redigere un Piano strategico per le tecnologie energetiche che oltre al sostegno alle attività di ricerca curi anche la fase applicativa ai processi industriali e di diffusione sul mercato. Il coordinamento dei piani nazionali in una dimensione integrata a livello sopranazionale consentirebbe lo sfruttamento di economie di scala produttive e della conoscenza, il risparmio di risorse nonché il rafforzamento del mercato unico europeo.
Politica esterna: la coerenza della politica energetica esterna dell’UE è un requisito indefettibile per consentire lo sviluppo del mercato energetico comunitario e degli investimenti nelle nuove tecnologie di risparmio ed efficienza energetica. La politica estera settoriale dell’UE deve orientarsi su due livelli. Nei confronti dei principali consumatori di petrolio e gas naturale (USA, Cina, India) i dialoghi politici devono mirare a diffondere i criteri alla base del consumo energetico dell’UE per il rispetto dell’ambiente e l’uso razionale dell’energia. L’UE deve intrattenere proficue relazioni con i paesi produttori di petrolio per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti: nei confronti di alcuni di questi (Russia, Algeria) è vagliata l’ipotesi di proporre piani strategici per il rafforzamento della rete energetica (gasdotti, oleodotti) anche con il coinvolgimento dei paesi di transito (Ucraina, Turchia). I nuovi strumenti di prossimità, i programmi di gemellaggio e le relazioni commerciali sono le maglie di una fitta rete di relazioni, che andrebbe a comporre una piattaforma solida e adeguata al perseguimento degli obiettivi del Libro Verde. Il documento ventila la possibilità di promuovere una comunità paneuropea dell’energia coi paesi balcanici e mediterranei e enfatizza il ruolo internazionale di stimolo dell’UE per la nascita di partenariati strategici diretti a fronteggiare tematiche ambientali e crisi energetiche.

Impatto del Libro Verde:

L’istituzionale Consiglio Europeo di Primavera (23-24 marzo) ha accolto entusiasticamente l’iniziativa della Commissione di avviare un processo di consultazione in materia nella prospettiva di una prossima armonizzazione delle politiche settoriali nazionali in una cornice sopranazionale di riferimento. Dal vertice dei capi di Stato e di Governo dei paesi membri dell’UE è emerso un invito a proseguire lungo la strada intrapresa attraverso la predisposizione degli adeguati strumenti normativi e organizzativi di coordinamento per un approccio sopranazionale degli aspetti energetici e delle loro implicazioni politiche, economiche e ambientali.

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