http://newslettereuropa.blogspot.com/2006/04/ufficio-politiche-comunitarie.html Newsletter sull'Europa - Coordinamento Toscano dei centri Europe Direct: Approfondimento

17.1.07

 

Approfondimento

Le priorità della Presidenza tedesca

Il Consiglio Europeo che si è svolto a Bruxelles nei giorni 14-15 dicembre 2006 ha concluso il semestre di presidenza finlandese, sancendo il passaggio di consegne alla Germania per il primo semestre del 2007.Molti i temi che sono stati dibattuti dai leader europei.

Allargamento
Il primo punto all’ordine del giorno ha riguardato il processo di allargamento dell’Unione Europea, con particolare attenzione all’ingresso di Romania e Bulgaria dal 1° gennaio 2007.Nelle conclusioni della Presidenza, si sottolinea come l’allargamento abbia rappresentato un successo per l’Europa nel suo complesso, garantendo il superamento delle divisioni esistenti ed ispirando una serie di riforme che hanno contribuito a consolidare principi comuni di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e delle regole dello stato di diritto e dell’economia di mercato. I leader europei, facendo riferimento alla strategia di allargamento, hanno inoltre cercato di ripristinare un clima positivo nell'ambito dei negoziati per l'adesione della Turchia all'Unione Europea, in seguito alla parziale sospensione intervenuta a causa della mancata normalizzazione degli scambi tra il governo di Ankara e Cipro. Il Consiglio Europeo ha poi riaffermato che “il futuro dei Balcani Occidentali è nell’Unione Europea”, invitando l’ex repubblica jugoslava di Macedonia ad accelerare il ritmo delle riforme in settori chiave, come quelli indicati dall’Agenda di Salonicco, e rinnovando il sostegno al percorso di avvicinamento all’UE della Serbia. Pur riconoscendo l'importanza dell'allargamento per l'Europa, il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha sostenuto che non si può procedere ad una velocità più elevata rispetto alla capacità dell'UE di integrare nuovi Stati membri. Perciò, sarà necessario scandire il ritmo delle future adesioni tenendo conto della necessità di “far capire a tutti i paesi candidati che i criteri di adesione vanno rispettati”.

Trattato costituzionale
Per quanto riguarda la questione del Trattato Costituzionale, che era stata congelata dopo il risultato negativo del referendum in Francia e nei Paesi Bassi, si è deciso di rilanciare la discussione a partire dal gennaio 2007, con l’avvio della presidenza di turno della Germania. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, pur riconoscendo l’importanza di preservare alcuni punti essenziali del testo costituzionale, ha proposto di dare vita ad una breve conferenza intergovernativa, durante la quale i leader potranno accordarsi per sopprimere le parti del trattato che suscitano le maggiori perplessità. A questo appuntamento faranno seguito, nei primi due mesi del 2007, due riunioni dei Ministri degli Esteri dell’UE sul Trattato Costituzionale: la prima a Madrid per i paesi che hanno già ratificato il testo e la seconda a Lussemburgo per quelli che non lo hanno fatto. Il vertice ha comunque confermato che le istituzioni europee sono concordi sul fatto che senza il testo costituzionale il processo di ampliamento dell’UE non può proseguire e si rischia così di allontanare i cittadini dall’UE.

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia
Il vertice di Bruxelles, nel corso delle discussioni riguardanti lo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia, ha focalizzato la propria attenzione sulle politiche in materia di immigrazione. Per dare una risposta concreta ai problemi che affliggono questo settore della politica europea, il Consiglio Europeo ha approntato per il 2007 una strategia volta a rafforzare ed approfondire il dialogo internazionale con i paesi terzi di origine e di transito dei flussi migratori, ad incrementare la cooperazione tra gli Stati membri nella lotta all’immigrazione illegale, a migliorare la gestione delle frontiere esterne dell’UE e a realizzare entro la fine del 2010 il regime europeo comune in materia di asilo.

Innovazione, energia e cambiamenti climatici
I leader europei hanno inoltre affrontato le questioni relative all’innovazione, all’energia e ai cambiamenti climatici. Relativamente alla prima materia, si è posto l’accento sulla necessità di rafforzare lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e si è deciso di aprire un dialogo globale sui temi dell’occupazione, al fine di promuovere strumenti che combinino la flessibilità con la sicurezza del posto di lavoro. Se in materia di politica energetica sono stati riconfermati gli impegni presi dagli Stati membri nel corso del 2006, per quanto riguarda la sfida posta dai cambiamenti climatici il Consiglio Europeo ha deciso che, nella riunione della primavera del 2007, saranno prese in esame le opzioni per un accordo globale sul clima successivo al 2012.

Relazioni esterne dell’UE
Una forte preoccupazione è stata poi espressa dai partecipanti al vertice in relazione alla crisi sempre più drammatica che sta incontrando il processo di pace in Medio Oriente, sempre più messo in discussione dall’inasprimento del conflitto arabo-israeliano. Dal Consiglio Europeo sono venute una netta condanna delle violazioni del cessate il fuoco nella striscia di Gaza ed un invito a proseguire lungo la strada del dialogo inaugurata dalle dichiarazioni del presidente palestinese Abbas e del primo ministro israeliano Olmert, favorevoli ad una ripresa dei contatti. La rinnovata preoccupazione dei leader europei si estende anche alla situazione del Libano, di fronte alla quale l’Unione Europea ha riconfermato il pieno sostegno agli sforzi compiuti dal primo ministro Fouad Sinora e dal suo governo per proseguire il dialogo con tutti i soggetti politici interessati ad affrontare la questione della ricostruzione del paese. Le raccomandazioni rivolte agli attori in campo si estendono anche alla Siria, che è chiamata a cessare ogni ingerenza negli affari interni libanesi e ad impegnarsi attivamente nella stabilizzazione della regione. L’UE ha garantito il proprio impegno a collaborare attivamente alla buona riuscita della conferenza internazionale a sostegno del Libano che si terrà a Parigi il 25 gennaio 2007. Forte preoccupazione è stata espressa anche per l’impatto negativo delle politiche condotte dall’Iran, che, secondo i leader europei, dovrebbe invece svolgere un ruolo responsabile per la stabilità e la sicurezza del Medio Oriente. Il dibattito sulle relazioni esterne dell’UE si è concluso con una serie di accenni alla situazione dell’Afghanistan ed alle crisi africane in Somalia, Darfur, Costa d’Avorio e Repubblica Democratica del Congo.

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